Il tesoro di Nina, di S. M.L. Possentini, Carthusia 2020
L’onda, di S. Lee, Corraini 2008
Realizzata dalla classe Sezione Grandi, Scuola dell’infanzia “G.B. De Marchi” : Ester, Lucas, Tommaso, Antonio, Andrea DC, Diego, Andrea F., Lucia, Youssef, Manuel, Logan, Mario, Bianca, Lucrezia, Emanuele, Ethan, Cristian
Insegnanti referenti: Elana Bait, Milva Matiz
Il progetto è stato sviluppato nel mese di ottobre e ha fatto da congiunzione tra il rientro a scuola con i racconti delle esperienze estive e la celebrazione della settimana nazionale della RiGenerazione, attuativa dell’Agenda 2030 dell’ONU, quindi tra il mare vissuto in vacanza ed il mare come ecosistema da salvaguardare.
I due Silent Book (il tesoro di Nina di Maria Luce Possentini e L’onda di Suzy Lee) sono stati entrambi portati in dono dal nostro mediatore didattico: il pirata Barbablù che per noi rappresenta un ponte tra il fantastico e la realtà.
Ai bambini erano già stati presentati libri facenti parte questa tipologia ma non ci si era mai soffermati sull’assenza di parole…non essendo ancora in grado di leggere davano per buono quanto narrato da noi insegnanti non accorgendosi, o probabilmente non considerando rilevante, l’assenza di parole scritte. In questa occasione, invece, abbiamo proprio iniziato non dalla storia ma dall’analizzare il libro “fisico” e successivamente stimolando i bambini a porre ipotesi, confrontarsi e negoziare per l’articolazione della narrazione.
L’onda è risultato più accattivante: quando sono stati lasciati entrambi gli albi a disposizione “nell’angolo lettura” è stato quello più scelto e più raccontato ad alta voce al compagno (anche se è da considerarsi che è stato anche il secondo presentato e quindi forse meglio compreso dopo l’allenamento di lettura svolto con Il tesoro di Nina). A favore di quest’ultimo, invece, ci sentiamo di segnalare che, anche se come precedentemente detto non è stato scelto per la lettura ad alta voce, ha stimolato i bambini a voler condividere i propri vissuti, i tesori che la natura ha offerto loro e quindi al racconto e alla rielaborazione di esperienze.