Archivio mensile:Giugno 2018

Crescere Leggendo 8^ edizione, annuncio del nuovo tema guida: SOLO SE SOGNATO

Nell’ambito di LeggiAMO 0/18, Crescere Leggendo è il progetto di educazione alla lettura che pone al centro la comunità e la sua capacità di favorire un ambiente educativo ricco di storie e di libri.
In continuità con Nati per leggere e Youngster, promuove il piacere della lettura condivisa e della narrazione in ambito famigliare, scolastico ed extra scolastico. Soprattutto quando i bambini crescono e intraprendono l’impegnativo cammino che li porterà alla lettura autonoma. Ogni anno, in accordo con i partner istituzionali e grazie al lavoro di un tavolo interprofessionale composto da bibliotecari, docenti, librai e professionisti dell’educazione alla lettura, viene identificato un tema guida che rappresenta un terreno di lavoro condiviso negli oltre 170 territori che compongono la rete culturale di Crescere Leggendo.

Siamo contenti di annunciarvi il tema di quest’anno e ringraziamo Chiara Carminati per il lavoro di tessitura dei pensieri.

Solo se sognato
Non è un caso che i sogni arrivino di notte, al buio, quando si ha più bisogno di essere rassicurati che le tenebre non vinceranno. Non è un caso che si facciano ad occhi chiusi, sospendendo per un poco il mondo in cui viviamo per entrare in un altro, che del nostro è fratello, promessa, speranza.
Conforto ed immaginazione sono ingredienti anche dei sogni che ci danno la strada, quelli che aiutano a costruire il futuro con passione, quelli che ci permettono di crescere. E non sono sogni che si fanno da soli.
Ciascuno cresce solo se sognato” recita un famoso verso di Danilo Dolci: abbiamo bisogno di immaginarci nel futuro, ma anche di essere immaginati dagli altri. Abbiamo bisogno della loro fiducia, della loro presenza e del loro sguardo positivo.
Coloro che raccontano storie creano nuovi sogni in cui possiamo vivere e riconoscerci. Ci danno la possibilità di proiettarci in altre vite, non per fuggire dalla nostra ma per trasformarla ed arricchirla di opportunità. Ci regalano parole per dire quello che desideriamo nel profondo e che forse ancora nemmeno sappiamo.
Nelle nostre scuole, nelle nostre biblioteche possiamo dare voce almeno a uno di questi desideri profondi: quello di crescere lettori.

illustrazione di Anthony Browne

Il coraggio vien leggendo… Una bella definizione di coraggio nella lettera della maestra Dida ai suoi alunni

Ti ho incontrat* in 2^, con i buchi dei denti caduti e i codini, la treccia, la coda che ti faceva la mamma. Ti saluto cambiat* , diventat* grande pront* a crescere ancora, a prepararti a prendere il tuo posto in un mondo che ha sempre più bisogno di adulti puliti, trasparenti e sicuri. Quello che voglio augurarti è racchiuso in un’unica parola:
CORAGGIO
Cerca il coraggio e portalo sempre con te: non avere paura di assaggiare cibi mai visti prima, di conoscere, di abbracciare, di ballare, di ridere e di baciare persone nuove, che non conoscevi fino a quel momento. Ci vuol coraggio a parlare lingue nuove, ti farai un po’ ridere all’inizio ma sono quelle che ti apriranno al mondo e sono il miglior passaporto che tu possa avere. Trova il coraggio di guardare tutti negli occhi e puntare il tuo sguardo lontano, di camminare dove le strade non sono ancora ben tracciate, abbi il coraggio di segnarle tu per gli altri. Trova il coraggio di studiare, di sapere, di leggere anche se farai un po’ di fatica: nessuno ha mai detto che diventare grandi è sempre facile e divertente. Ricordati che puoi sempre dire quello che pensi e che il coraggio ti serve per aprire la bocca soprattutto quando non ti senti pronto o sei circondato da persone che non la pensano come te. Il coraggio ti serve per dire e chiedere, per rispondere inseguendo i tuoi desideri, i tuoi sogni. Il coraggio ti serve per non mollare mai, neanche quando sarai stanco, deluso o poco felice. Il coraggio ti servirà anche per piangere e lavarti il viso per tornare a ridere. Il coraggio ti serve per non dire bugie, per ascoltare e accettare anche quando non ti piace quello che ti entra nelle orecchie, ma che in fondo sai esser giusto. Il coraggio ti serve per tornare indietro se ti accorgi di aver preso la strada sbagliata, anche se di km ne hai già fatti tanti. Ci vuole coraggio per non reagire alle provocazioni, di quelli che vogliono farti arrabbiare e scoppiare di proposito. A loro sorridi: un coraggioso sorriso li spiazzerà. Ci vuole coraggio a dire quando le cose non vanno bene, ricordati che troverai SEMPRE qualcuno che vorrà ascoltarti e potrà aiutarti a risolvere qualsiasi cosa, ho detto QUALSIASI COSA. Ti auguro di riuscire a non giudicare mai chi porta una bandiera di una squadra diversa dalla tua, un abito che non è quello che hai tu nell’armadio, chi viene da un paese che non è quello che consideri “il tuo”, ti auguro IL CORAGGIO DELLA CURIOSITA’, il coraggio di aprire gli occhi sempre, anche su cose che non vorresti vedere, il coraggio di aggiungere un posto a tavola, di presentarti offrendo la mano a chi hai di fronte, a dire che una cosa non va bene se lo pensi e ne sei convint* .

Ci vuole coraggio per costruire ponti e buttar giù muri ed è questo che io son convinta tu sarai destinato a fare!

Ti voglio bene, ti saluto con il cuore pieno di tutto quello che mi hai regalato in questi anni che son stati pieni, intensi e che hanno cambiato anche me, facendomi maturare e crescere ancora.

Grazie
la maestra Dida

[da leggere quando sarai più grande]
SENZA PIETRE NON C’E’ ARCO
Marco Polo descrive un ponte, pietra per pietra.
Ma qual è la pietra che sostiene il ponte?
Chiese Kublai Kan.
Il ponte non è sostenuto da questa o da quella pietra – risponde
Marco – ma dalla linea dell’arco che esse formano.
Kublai Kan rimase silenzioso, riflettendo. Poi aggiunse:
Perché mi parli delle pietre? E’ solo dell’arco che m’importa!
Marco Polo rispose:
Senza pietra non c’è arco.
da Italo Calvino, Le città invisibili.