Sono cresciuta leggendo poco, ma guardando leggere. Figlia di un’operaia lettrice, ho capito subito che quel gesto che lei compiva in silenzio e assolutamente per i fatti suoi, custodiva un piacere segreto che mi interessava. Da bambina l’unica biblioteca a mia disposizione era quella di un’eccentrica vicina di casa. Erano tutti libri scritti in inglese appartenuti ad una signora americana per la quale la mia vicina aveva lavorato in gioventù. Mi divertivo a guardarli e a far finta di capire. La mia continua ad essere una storia di bambini, di donne e di libri, cercando di capire (senza far finta).