Sapevo della dislessia di alcuni dei più grandi scienziati della nostra storia e in ambito letterario avevo letto della dislessia di Hans Cristian Andersen, ma sentir raccontare da Aidan Chambers – autore, editor, critico letterario, insegnante – della sua dislessia è stata tutta un’altra storia. Nel Palazzo della Regione il 20 gennaio 2014 eravamo in tanti, più di trecentocinquanta: bibliotecari, insegnanti, operatori culturali, lettori volontari, librai, tutti accorsi per ascoltare il suo intervento programmato nell’ambito della seconda giornata di formazione regionale organizzata dal progetto “Crescere leggendo”. Ha osservato in maniera molto simpatica e con chiari esempi che le difficoltà che incontrano tutti nella lettura e scrittura, e in particolare coloro che hanno questo disturbo, derivano anche dalla scarsa corrispondenza tra pronuncia e scrittura dei vari fonemi: se nella scuole avessero sempre insegnato a scrivere e a leggere come la mamma insegna a parlare al bambino, pronunciando intere parole e non singole lettere o sillabe, forse tutto sarebbe più facile. La sua non è stata un’ammissione carica di rivincita, ma serena, che ci ha subito confermato quanto sia importante la lettura per la scrittura e per la vita. Chambers prima di essere scrittore è stato un lettore, inizialmente timido e poi sempre più espansivo. Era un bambino definito “lento di comprendonio”, un grande ascoltatore di lettura ad alta voce. Grazie a incontri con persone straordinarie e libri particolari è cresciuto leggendo. “La poesia, la prima cosa, l’essenza. Che bello Shakespeare. Ogni volta che lo rileggo è come la prima volta, mi sembra di non averlo mai letto, perché non mi ricordo nulla. Ed è sempre bellissimo. Che bella la poesia!” E a noi che ascoltavamo conquistati e assentivamo è venuto in mente il nostro Calvino, ” D’un classico ogni rilettura è una lettura di scoperta come la prima.”
Chambers ha chiesto alla bravissima interprete di leggere dal suo libro “Siamo quello leggiamo”, edizioni Equilibri, i benefici dati dalla lettura di letteratura che permette di conoscere il mondo, noi e gli altri, di sviluppare l’immaginazione, di favorire la crescita e sperimentare problemi della vita senza subirne le conseguenze, ma verificandone gli esiti. Com’è vero! Quante vite si possono vivere leggendo, quante scoperte, viaggi, fughe, sofferenze, amori! Guidati dal suo discorso abbiamo riflettuto su come fare per avvicinare i giovani ai libri e soprattutto perché. Che valore ha la lettura di un libro? Chambers ci ha condotto per mano esaminando la scrittura di Anne Frank: ci permette di osservare noi stessi, di riflettere, di aver coscienza di sé attraverso l’altro che è l’autore dentro a un libro. Abbiamo pensato a quanto siano importanti il nostro ruolo di insegnanti e bibliotecari e la necessaria formazione, a quanto siano fondamentali la selezione, la capacità di proporre ai ragazzi libri con cui abbiano familiarità, libri che non conoscono, che non sappiamo se piaceranno loro, ma adatti allo stadio in cui i ragazzi sono in quel momento o che siano avanti rispetto ai punti di apprendimento dei ragazzi per sperimentare situazioni future o riflettere sull’altro e sull’altrove. Determinante anche è la lettura ad alta voce, che richiede tempo e spazio adeguati, motivazione e concentrazione. La lettura è un’attività sociale e ciò che è importante è anche ciò che si fa di ciò che è stato letto, la reazione alla lettura, le possibilità offerte alla discussione sul testo, ovvero qual è la risposta del lettore, l’effetto che fa la lettura sul lettore che desidera rileggere lo stesso libro, libri simili, e noi dobbiamo saper proporre altro, suggerire, consigliare, aiutare a scegliere, ascoltare, altrimenti la fiducia riposta verrà meno. Chambers ha dato maggior consapevolezza al nostro valore, ci ha fatto sentire elemento fondamentale del cerchio della lettura e, quindi, della società, che rischia di spezzarsi senza l’intervento consapevole di genitori, insegnanti, bibliotecari, operatori culturali, lettori, che insieme si devono adoperare tutti per “crescere leggendo” insieme ai ragazzi.
Grazie, Aidan.
Lucia Rosetti, biblioteca di Cervignano del Friuli – centro sistema SBBF